Nel piccolo centro marchigiano di Mercatino Conca, in provincia di Pesaro Urbino, il bilancio comunale rischia di andare in rosso a causa di una vicenda al limite dell’assurdo: il mantenimento di nove pitbull sequestrati da un allevamento abusivo. Gli animali, ora ospitati nei canili di Urbino, Fano e Pesaro, costano al Comune circa 40mila euro all’anno, una cifra che pesa come un macigno su un’amministrazione con un bilancio complessivo di appena due milioni di euro.
Il sindaco, Omar Lavanna, ha scritto direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un aiuto per evitare il dissesto finanziario. “In dieci anni – spiega – rischiamo di spendere mezzo milione di euro solo per i cani, risorse sottratte a servizi essenziali come la manutenzione delle strade o il personale comunale.”
La storia nasce nel 2021, quando una donna aveva avviato un allevamento abusivo di pitbull in pessime condizioni igieniche. Dopo numerosi controlli dell’Asl, gli animali sono stati sottratti e affidati al Comune. Da allora, la gestione dei cani è diventata un incubo economico e burocratico: adozioni difficili, nessun sostegno da parte delle istituzioni superiori e un rischio concreto di default per un paese di appena mille abitanti.
Oggi Mercatino Conca rappresenta un caso emblematico di come una questione di tutela animale, pur giusta, possa mettere in ginocchio un piccolo ente locale lasciato solo a gestire l’imprevisto.