Il Tar Abruzzo ha dichiarato cessata la materia del contendere in merito al ricorso presentato dalle associazioni animaliste contro la delibera regionale che autorizzava l’abbattimento di 469 cervi, di cui 142 cuccioli. La stagione venatoria, infatti, si è conclusa a marzo, rendendo di fatto inefficace il provvedimento contestato.
Nonostante l’iniziale via libera del Tar allo stesso abbattimento, successivamente sospeso dal Consiglio di Stato, il giudizio di merito si è chiuso senza una pronuncia definitiva, poiché l’atto impugnato ha perso efficacia con la fine del periodo di caccia. Gli animalisti, rappresentati dall’avvocato Michele Pezone, hanno espresso soddisfazione, sottolineando che l’obiettivo principale — la salvezza degli animali — è stato raggiunto.
Parallelamente, il dibattito sulla gestione della fauna selvatica in Abruzzo resta acceso. Oltre 10mila firme sono state raccolte dagli agricoltori e consegnate al Consiglio Regionale per sollecitare interventi urgenti contro i danni causati da animali come cinghiali, cervi e lupi. Le associazioni agricole chiedono tempi più rapidi per i risarcimenti e una revisione delle normative regionali.
La Regione Abruzzo ha promesso l’apertura di un tavolo di confronto, nella prospettiva di trovare soluzioni che sappiano contemperare la tutela della biodiversità e la protezione delle attività agricole.