Il 2024 segna un nuovo primato per i trapianti in Italia: 4.692 interventi, il numero più alto di sempre, con un incremento di 226 rispetto all’anno precedente. A guidare questo successo è l’aumento delle donazioni, che hanno raggiunto quota 2.110 (+2,7%). La Lombardia è al primo posto per interventi effettuati, seguita da Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, contribuendo al 60% del totale nazionale.
Tra gli interventi, spiccano i trapianti di rene (2.393, +6,6%) e cuore (418, +13%), mentre restano stabili quelli di pancreas e in lieve calo quelli di polmone. Crescono le donazioni a cuore fermo, che rappresentano il 13,2% del totale, con un aumento del 39,3% rispetto al 2023.
Il Sud Italia, seppur meno rappresentato nei numeri complessivi, mostra segnali positivi con un aumento del tasso di donazione in Sicilia, Campania e Calabria. La Puglia si distingue per il primato nei trapianti di cuore insieme alla Lombardia.
Nonostante i progressi, permangono resistenze: oltre un italiano su tre (36,3%) si oppone alla donazione degli organi, con percentuali più alte al Sud. Tuttavia, il calo dei rifiuti in rianimazione e il superamento dei 500.000 iscritti al registro donatori di midollo osseo sono segnali incoraggianti.
L’Italia, con questi risultati, si conferma tra i leader europei per donazioni e trapianti, dimostrando che l’impegno medico e la sensibilizzazione possono fare la differenza.