Negli ultimi cinque anni, le richieste di sostituzione dei medici di base sono cresciute del 42%, mentre solo l’11% dei medici stranieri opera come medico di famiglia o pediatra convenzionato. La situazione è critica: in molte regioni, milioni di italiani rischiano di restare senza assistenza primaria. Secondo il Prof. Foad Aodi, fondatore di Amsi e Uniti per Unire, il problema è legato a stipendi inadeguati, carichi di lavoro eccessivi e un sistema burocratico soffocante.
Per invertire la tendenza, le proposte includono l’eliminazione dell’obbligo di cittadinanza per accedere alla formazione in medicina generale, la digitalizzazione dei processi burocratici e incentivi economici per i medici che operano nelle aree svantaggiate. Senza interventi immediati, il diritto alla salute di milioni di cittadini italiani è in pericolo.