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sabato, 7 Settembre 2024

Legge elettorale nei Comuni italiani: tutto quello che c’è da sapere

La legge elettorale nei Comuni italiani è regolata dal Testo Unico sugli enti locali, noto anche come d.lgs. 18 agosto 2000, n.267. Questo testo normativo delinea le procedure per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale, variando in base alla popolazione del Comune. Ecco come funziona nel dettaglio.

La legge elettorale nei Comuni italiani con più di 15.000 abitanti

Il ballottaggio
Nei Comuni con più di 15.000 abitanti, il ballottaggio è uno degli elementi chiave. Se al primo turno nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta (50%+1 dei voti), i due candidati più votati si sfidano al secondo turno. Il ballottaggio si tiene la seconda domenica successiva al primo turno e vince chi ottiene anche un solo voto in più.

Le liste e il voto disgiunto
Ogni candidato sindaco deve essere sostenuto da almeno una lista, ma spesso sono più di una. Gli elettori possono votare solo per il sindaco o esprimere preferenze anche per le liste collegate. Inoltre, è possibile il voto disgiunto, cioè votare per un candidato sindaco e per una lista non collegata.

La doppia preferenza
Gli elettori possono esprimere fino a due preferenze per i consiglieri comunali, ma devono indicare un uomo e una donna della stessa lista per evitare l’annullamento della seconda preferenza.

La ripartizione dei seggi in consiglio
Le liste collegate al sindaco eletto ricevono un premio di maggioranza del 60% dei seggi, purché nessun’altra lista abbia superato il 50% dei voti validi. Se la lista del vincitore raccoglie meno del 40% dei voti, il premio di maggioranza non viene assegnato. Gli altri seggi vengono distribuiti proporzionalmente alle liste che hanno superato il 3% dei voti.

L’elezione del sindaco
Nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, ogni candidato può presentarsi con una sola lista e non è possibile il voto disgiunto. È sufficiente la maggioranza semplice per essere eletti, ma in caso di parità si va al ballottaggio. Nei Comuni con più di 5.000 abitanti si applica la regola della doppia preferenza.

La ripartizione dei seggi in consiglio
La lista del sindaco eletto ottiene i 2/3 dei seggi, mentre le altre liste si dividono i rimanenti proporzionalmente ai voti ottenuti. I candidati sindaco non eletti ottengono un seggio se la loro lista ha raggiunto il quorum.

La legge elettorale nei Comuni italiani, sebbene complessa, mira a garantire rappresentatività e governabilità. Che si tratti di grandi città o piccoli paesi, ogni elettore ha un ruolo cruciale nella scelta dei propri amministratori locali.

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