Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha recentemente annunciato un’importante iniziativa per contrastare i disturbi alimentari in Italia. Con l’emendamento al decreto Milleproroghe, è stato istituito un Fondo Salute da 10 Milioni per Disturbi Alimentari per l’anno 2024. Questa misura rappresenta un passo significativo nella lotta contro una problematica che colpisce un numero crescente di individui, soprattutto tra i giovani.
Il fondo Salute da 10 Milioni per Disturbi Alimentari è finalizzato a garantire una copertura finanziaria adeguata per il trattamento di questi disturbi. Con l’introduzione del nuovo nomenclatore tariffario, prevista per il primo aprile, sarà possibile assicurare la piena erogazione delle prestazioni necessarie ai pazienti.
Il ministro Schillaci ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come la lotta contro i disturbi alimentari sia stata una priorità sin dall’inizio del suo mandato. La diffusione di queste patologie, in particolare tra i giovani, richiede un’azione decisa e strutturata.
La gestione del Fondo è stata affidata alle Regioni e alle Province autonome, che hanno già impegnato il 59% del finanziamento per gli anni 2022 e 2023, utilizzandone però solo una minima parte. Questo sottolinea la necessità di un utilizzo più efficace delle risorse per garantire il massimo beneficio ai pazienti.
Il Fondo, originariamente dotato di 15 milioni per il 2022 e 10 milioni per il 2023, è stato ripartito in base alle esigenze specifiche delle diverse aree del paese. Le Regioni e le Province autonome dovranno presentare una relazione dettagliata e una rendicontazione finanziaria entro la fine dell’anno.
Il fondo Salute da 10 Milioni per Disturbi Alimentari rappresenta un’importante iniziativa del Ministero della Salute per affrontare un problema sempre più diffuso nella società moderna. L’approccio innovativo e il sostegno finanziario dedicato saranno cruciali per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per combattere efficacemente i disturbi alimentari in Italia.