C’è confusione sul futuro del gruppo paramilitare Wagner, noto per la sua forza nelle forze militari russe, dopo una rivolta fallita in Russia.
Non si sa che cosa succederà a Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo.
Gli analisti stanno cercando di capire l’impatto di questo evento sulla guerra in Ucraina, dato il ruolo significativo del gruppo Wagner nel coordinamento delle operazioni russe a Bakhmut.
Al momento, si prevede che l’impatto militare a breve termine sia limitato.
L’esercito ucraino ha avviato una controffensiva tre settimane fa, ma non è riuscito a sfondare le linee russe.
Il gruppo Wagner non era più attivo sul fronte, quindi il loro assenza non dovrebbe avere grandi effetti, secondo Michael Kofman, analista della Russia per il CNA.
Un altro analista, Rob Lee, ha dichiarato che il gruppo Wagner è solitamente coinvolto in operazioni offensive, mentre le forze russe stanno agendo in modalità difensiva.
Il New York Times ha sottolineato che le operazioni difensive russe non sono state influenzate dalla rivolta del gruppo.
Il morale delle truppe può essere un fattore cruciale in situazioni di stallo, come ha evidenziato l’Associated Press.
L’incertezza riguardante il gruppo Wagner potrebbe in effetti favorire l’Ucraina.
Per capire le conseguenze a lungo termine, bisogna seguire l’evoluzione del gruppo Wagner: se verrà sciolto o se continuerà ad esistere in qualche forma, e quanti membri verranno assorbiti dall’esercito regolare.
Secondo Daniele Raineri, i membri della Wagner si dividono in tre categorie: coloro che operano in Africa, quelli in Ucraina e gli ex detenuti rilasciati per combattere.
Il futuro di queste categorie è incerto.
La rivolta potrebbe avere un impatto sulla leadership militare russa.
Ci sono voci di un compromesso tra Prigozhin e il governo russo che prevede le dimissioni di Sergei Shoigu, ministro della Difesa, e Valeri Gerasimov, capo dell’esercito russo.
Tuttavia, il governo non ha confermato tali speculazioni.