Naufragio di migranti in Libia: 79 morti e 567 dispersi
Un’operazione di soccorso in corso al largo delle coste libiche.
È il tentativo disperato di salvare i migranti a bordo di un’imbarcazione affondata nella notte tra il 13 e il 14 giugno.
Il bilancio provvisorio è drammatico: 79 vittime e 104 sopravvissuti. Ma le speranze di trovare altri vivi sono molto ridotte.
Un’imbarcazione sovraffollata e instabile
L’imbarcazione era partita dalla città di Zawiya, a ovest di Tripoli, con circa 750 persone a bordo, tra cui un centinaio di bambini.
Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, il motore si è guastato dopo poche ore di navigazione e l’imbarcazione ha iniziato a imbarcare acqua.
Molti migranti sono caduti in mare e sono stati trascinati dalla corrente.
L’intervento dell’Unhcr e della guardia costiera libica
A dare l’allarme è stata una nave mercantile che si trovava nelle vicinanze.
Sul posto sono intervenuti anche l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e la guardia costiera libica, che hanno recuperato i corpi dei morti e i migranti ancora in vita. Stella Nanou, portavoce dell’Unhcr, ha dichiarato che la situazione è “tragica” e che si tratta del “peggior naufragio dell’anno” nel Mediterraneo.