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domenica, 24 Novembre 2024

Contestato l’omicidio stradale a Matteo Di Pietro

Matteo Di Pietro, un ventenne, è stato contestato per l’omicidio stradale.

Era alla guida di un Suv Lamborghini coinvolto in un incidente a Casal Palocco, che ha causato la morte di un bambino di cinque anni e il trasferimento della madre e di una sorellina di quattro anni.

È risultato positivo ai test per i cannabinoidi.

Le autorità stanno esaminando anche il coinvolgimento dei quattro passeggeri presenti nell’auto.

Potrebbero essere accusati di complicità se si scoprirà che stavano girando un video prima dell’incidente, da condividere successivamente sui social media come parte di una sfida online, incoraggiando il conducente.

Secondo la ricostruzione dell’incidente, il Suv Lamborghini, noleggiato da due giorni, si è scontrato frontalmente con una city car.

Non sono stati trovati segni di frenata sulla strada. Un breve video di 15 secondi apparso online sembra confermare l’ipotesi della sfida, in cui uno dei giovani dichiara: “Secondo giorno con la Lamborghini, tutto bene finora“.

Le condizioni del bambino erano critiche sin da subito: quando sono arrivati ​​i soccorsi, era già in arresto cardiaco.

Nonostante i tentativi di rianimazione, è stato trasportato all’ospedale Grassi di Ostia, ma purtroppo senza successo.

I testimoni hanno descritto la scena come raccapricciante.

La madre, di 29 anni, e la figlia di tre anni sono rimaste ferite nell’incidente, ma non sono in pericolo di vita.

La bambina è stata trasferita dall’ospedale Sant’Eugenio al Bambino Gesù e successivamente dimessa.

La madre, Elena Uccello, è ancora ricoverata al Sant’Eugenio con contusioni e in uno stato di forte shock.

Sul luogo dell’incidente sono stati depositati fiori, peluche e girandole colorate.

Vito Loiacono, uno dei ragazzi di The Borderline, il gruppo di YouTuber coinvolto nell’incidente, ha espresso il suo profondo trauma sui social media.

Ha sottolineato di non essere stato lui al volante e di essere vicino alla famiglia della vittima.

I testimoni rivelano che i giovani continuavano a filmare dopo l’incidente e che il padre di un altro bambino li ha ripresi mentre discuteva con loro.

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Alessandro Milano, amico della famiglia Proietti e padre di un compagno di scuola di Manuel, ha sottolineato l’importanza di raccontare ciò che è accaduto.

I residenti del quartiere sono sconvolti e hanno espresso il loro disappunto verso i ragazzi che erano a bordo del Suv.

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