La Sea Watch, un’organizzazione non governativa, ha contrariato le istruzioni delle autorità italiane trasportando 39 migranti soccorsi alla Lampedusa con la sua nave, l’Aurora, nonostante fosse stato designato il porto di Trapani.
La barca con i migranti in difficoltà era stata inizialmente individuata e stabilizzata dalla nave Rise Above di Seenotrettung.
L’Aurora è intervenuta successivamente, prendendo a bordo i 39 migranti e dirigendosi verso Lampedusa.
Sea Watch ha rivelato che il Centro di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma aveva impartito istruzioni per raggiungere Trapani, a 32 ore di navigazione, a causa del maltempo.
L’equipaggio dell’Aurora, però, ha ritenuto impossibile rispettare queste direttive senza mettere a rischio inutile la vita dei soccorsi a bordo.
Nonostante le obiezioni dell’equipaggio, le autorità di Roma hanno insistito.
Nel frattempo, oltre 1.160 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo nell’anno corrente, secondo i dati forniti da Oim.
Sea Watch ha denunciato che le operazioni di soccorso marittimo sono spesso ostacolate da manovre politiche e vessazioni, con la vita delle persone in gioco.