L’idea del noto pasticciere e oramai mattatore televisivo Silvio Bessone, Responsabile Nazionale del dipartimento Horeca dell’Associazione Autonomi e Partite
Per raccontare la storia di Silvio Bessone non basta un articolo, ma ci vorrebbe un libro. Pasticciere, cioccolatiere, cuoco, scrittore ed un palmaresse di premi ricevuti in tutto il mondo, è solo una parte del racconto. Silvio Bessone è anche un personaggio televisivo con la partecipazione a decine e decine di trasmissioni televisive sulle maggiori rete nazionali, non ultima quella della scorsa settimana su La7 a Di Martedì condotta da Floris, durante la quale ha raccolto consensi ed applausi in studio, soprattutto quando ha parlato delle difficoltà delle piccole e medie imprese. Silvio Bessone è Responsabile Nazionale del dipartimento Horeca dell’Associazione Autonomi e Partite Iva fondata dal presidente Eugenio Filograna.
Nella trasmissione di Floris, il cioccolatiere di Vicoforte è andato dritto al cuore del problema, con una dichiarazione che ha lasciato di stucco non solo gli ospiti in studio, ma tutti i telespettatori, con uno share maggiore del 2% rispetto al resto della puntata. La dichiarazione senza peli sulla lingua è stata “Il Governo Draghi ha fallito” e rivolgendosi al conduttore: “Provi a chiedere alle imprese i danni che ha fatto Super Mario. Avessero preso il più scemo di Trastevere e metterlo a governare avrebbe fatto di sicuro meno danni”. Il successo del suo intervento è stato tale che altre redazioni lo hanno chiamato ad iniziare da Controcorrente, la trasmissione di Veronica Gentili, nella quale sarà presente nella prossima puntata.
Non è difficile non immaginare altri interventi che lasceranno attoniti i telespettatori.
“Silvio – ha dichiarato il presidente Nazionale di Autonomi e Partite Iva Eugenio Filograna – esprime bene la rabbia di tutte le piccole e medie imprese, molte delle quali stanno chiudendo. Siamo impegnati 24 ore su 24 a trovare delle soluzioni, come ad esempio il nostro Progetto di Risanamento Equitativo. Oggi rappresentiamo quasi un milione di aderenti che corrispondono ad un milione di problemi da affrontare ogni giorno. Abbiamo deciso di partecipare alla marcia per la pace e l’ho comunicato al presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e ad altre associazioni che avrebbero già aderito. Una marcia in linea con la volontà di Papa Francesco. Noi siamo da sempre contrari all’invio di armi all’Ucraina, perché le nostre micro attività italiane non possono peggiorare ulteriormente a causa di quello che sta accadendo”
Alla dichiarazione del presidente segue a ruota quella di Bessone: “Il costo energetico se non troveranno una soluzione a breve ci porterà tutti alla chiusura a tempo indeterminato e per molti definitiva”, ma ecco una soluzione possibile che lui stesso ha già messo in atto nel suo ristorante: “Se la mia bisnonna nel 1900 cucinava a legna e si illuminava con i lumi e le candele possiamo farlo anche noi! In segno di protesta, contro il sistema amministrativo e politico Europeo e Nazionale” Cosa ha deciso di fare?
Ha proposto una serata “Come una volta”, esattamente come faceva la sua bisnonna Margherita all’inizio del secolo scorso. Un menù speciale adatto ad essere cucinato con la legna, forno, stufa e con il Brusadur ovvero un contenitore che con la diffusione di calore cuoce le carni appese, senza affumicarle e cotte lentamente. Buone e salutari, ma soprattutto a minor costo energetico. Materie prime a KM 0 perché il trasporto genera costi, carni, verdure e vini del territorio senza concessioni strane. Come una volta, con i suoi amici produttori, con il Dolcetto Dogliani e il Riesling Cascina del Monsignore e con il Nebbiolo. Tutti perché “Tra amici ci si sostiene e tra vicini si porta solidarietà”.
“Questa crisi energetica cambierà per sempre il modo di approcciarsi alle tecnologie portandoci a calcolare il consumo energetico prima di tutto e molti ristoranti chiuderanno perché non potranno adeguare i prezzi a bollette spaventose” ha concluso Bessone.
La protesta civile è stata immediatamente condivisa dall’intera Associazione Autonomi e Partite Iva. Servirà di monito alla nuova dirigenza politica che di tempo non ce n’è più e le aziende sono alla canna del gas, anzi no, perché anche questo è troppo caro. Siamo tutti, grandi e piccoli sul bordo del baratro e, come diceva Marvin, “sopravvivrà non il più forte, ma il più rapido ad adeguarsi al cambiamento”.
L’idea di Silvio è subito condivisa da tutti i somministratori delle centinaia di pagine social dell’Associazione Autonomi e Partite Iva ed è diventata virale.