Delusione, rabbia, disperazione, Andreina Mancini sulla soglia dei settant’anni, è improvvisamente diventata, suo malgrado, famosa per lo sfogo nella trasmissione Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio, alla quale sono seguiti articoli sui maggiori media italiani. Il presidente dell’Associazione Nazionale Autonomi e Partite iva, Eugenio Filograna, ha voluto personalmente rendersi conto della situazione, simile a quella di molti altri associati che stanno decidendo in questo momento di chiudere e mettere in cassa integrazione i dipendenti.
La storica pasticceria Sieni di Firenze è stata fondata dal capostipite Vittorio 110 anni fa e, dopo alcuni cambi generazionali, nel 1995 è stata rilevata da Andreina Mancini.
“Non sono diventata famosa per l’attenzione che i maggiori media nazionali mi hanno riservato in queste ultime settimane – ha dichiarato la titolare della Pasticceria Sieni – ma per la disperazione delle bollette che mi sono arrivate. La mia è una pasticceria storica nata agli inizi dell’800 ed è impensabile che debba fare questa brutta fine, se penso che siamo stati aperti per tutta la pandemia osservando con grossi sacrifici tutte le normative. Sento parole al vento. Qui non si muove nulla. Siamo in tanti ad essere nella stessa situazione”
Intanto, l’Associazione Nazionale Partite Iva ha intrapreso una serie di azioni atte a destare l’attenzione sulle imprese, costrette a chiudere o sospendere le attività in attesa di tempi migliori.
“Io il mio negozio l’ho tutto tappezzato di bollette. Ne ho pagate una parte, mentre altre le ho contestate. Nel mese di agosto, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, siamo stati costretti a stare con l’aria condizionata spenta e meno male che i miei clienti sono fedeli ed hanno sofferto il caldo con me”
Otto dipendenti saranno messi in cassa integrazione. Una pasticceria, quella di Andreina spesso punto d’incontro di politici.
“Ne sono venuti tanti, anche Renzi quando era sindaco di Firenze. L’attuale Sindaco penso abbia le mani legate. Abbiamo bisogno di un Governo che ci metta le mani. Forse non era il caso di far cadere Draghi in questo momento. Stava andando a trattare con l’Europa. Le elezioni anticipate sono state uno sbaglio ed il risultato è questo”.
“Sono tante le partite iva che ci stanno segnalando storie simili da ogni regione d’Italia: da nord al sud – conclude Eugenio Filograna- Arginare il problema è il primo obiettivo necessario, per evitare si crei un effetto a catena. Il prossimo Governo dovrà affrontare seriamente queste problematiche con delle misure salva-imprese ed attorno ad un tavolo ci dovranno essere sia gli autonomi che le partite iva, altrimenti il sistema fallirà miseramente”