Negli Stati Uniti torna centrale il tema dei dazi commerciali. Il governo guidato da Donald Trump ha annunciato nuove tariffe del 50% sugli elettrodomestici che contengono acciaio importato, come lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie. Le misure entreranno in vigore il 23 giugno e potrebbero determinare un aumento considerevole dei prezzi per i consumatori americani.
Parallelamente, Trump ha abrogato le normative della California sulle auto elettriche, provocando la reazione del governatore Gavin Newsom, che ha dichiarato battaglia legale allo Stato federale. La mossa si inserisce in una più ampia strategia che punta a limitare la diffusione dei veicoli a zero emissioni, accusati di pesare troppo sulle regole federali.
In un ulteriore affondo, Trump ha minacciato di aumentare i dazi anche sulle vetture vendute nel Paese, causando una reazione negativa sui mercati: le azioni delle principali case automobilistiche statunitensi hanno subito cali significativi.
Le decisioni dell’ex presidente si inseriscono in un contesto di crescente tensione commerciale e politica, che potrebbe avere conseguenze rilevanti non solo sull’economia interna, ma anche sui rapporti tra Stati e governo federale. L’intenzione dichiarata è quella di rilanciare la produzione nazionale, ma a caro prezzo per consumatori e aziende.
