La Groenlandia potrebbe davvero avviarsi verso l’indipendenza dalla Danimarca. Il leader del partito Siumut, Erik Jensen, ha dichiarato che, in caso di rielezione l’11 marzo, accelererà il processo per arrivare a un referendum, attivando l’articolo 21 della legge sull’autogoverno. Questo permetterebbe di avviare i negoziati con Copenaghen e stabilire un percorso chiaro per l’eventuale separazione.
L’ipotesi di indipendenza non è nuova, ma ora sembra più concreta. Tuttavia, restano molte incognite: la Groenlandia riceve dalla Danimarca una sovvenzione annua di 580 milioni di euro, fondamentale per il suo bilancio. Senza questi fondi, il Paese dovrebbe trovare nuove risorse economiche, probabilmente puntando sulle sue ricchezze naturali e sulla crescente importanza geopolitica della regione artica.
Il dibattito sull’indipendenza è stato riacceso anche dall’attenzione internazionale sulla Groenlandia. Qualche anno fa, Donald Trump aveva persino ipotizzato un’acquisizione americana dell’isola, attirando l’attenzione sui suoi interessi strategici. Ora, il referendum potrebbe diventare realtà, ma resta da capire se la popolazione groenlandese sia davvero pronta a dire addio alla Danimarca.