Meta ha annunciato la sospensione del programma di fact-checking negli Stati Uniti, una mossa che il CEO Mark Zuckerberg definisce un passo verso una maggiore libertà di espressione. La decisione è legata alla volontà di lavorare con l’amministrazione Trump per contrastare normative che, secondo Zuckerberg, ostacolano le aziende americane.
La piattaforma sostituirà il controllo delle notizie con un sistema di note della comunità, simile a quello adottato da X (ex Twitter). In Europa, invece, il fact-checking continuerà. Questa scelta, pur alimentando il dibattito sulla responsabilità delle piattaforme, è stata accolta positivamente da figure come Elon Musk, che l’ha definita “cool”.
Meta, con questa svolta, punta a riequilibrare il rapporto tra libertà di opinione e controllo dei contenuti, sollevando però interrogativi su possibili conseguenze, come la diffusione di informazioni dannose.