Dopo la richiesta della procura di Palermo di condannare Matteo Salvini a sei anni di carcere per il caso Open Arms, la Lega si mobilita in difesa del suo leader. Salvini, accusato di sequestro di persona per aver bloccato lo sbarco dei migranti nel 2019, ha convocato un incontro d’urgenza del consiglio federale del partito, dichiarando fermamente: “Io non mollo”. La Lega si prepara a organizzare gazebo nelle piazze per raccogliere firme a sostegno del suo segretario.
Il governo si schiera con Salvini, definendo l’accusa un “processo politico”, con la premier Giorgia Meloni che parla di un precedente pericoloso. Tuttavia, il fronte opposto critica duramente l’atteggiamento del governo nei confronti della magistratura, con l’Associazione Nazionale Magistrati che denuncia “gravi attacchi” e il PD che esorta a rispettare l’indipendenza della giustizia.
Il caso Open Arms continua ad agitare il panorama politico italiano, con la Lega pronta a fare quadrato attorno al suo leader, mentre la battaglia legale e politica si intensifica.
