Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Deputato Giovanni Vianello.
Cingolani e le TRIV: il solito “BLA, BLA, BLA”, Greta ha ragione!
Ha ragione Greta, le discussioni sulla tutela dell’ambiente si stanno rivelando (per lo meno in Italia) solo un BLA BLA BLA.
“Cingolani racconta balle. Ad oggi oltre a non esserci il piano, non si è tenuta nemmeno la conferenza unificata per il PiTESAI “parte a terra” nonostante lo stesso Cingolani in alcune dichiarazioni alla stampa continui a sostenere che non esista nessun ritardo!”
Secondo il decreto per la transizione energetica sostenibile (art. 11-ter) volta a definire le aree di interesse per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale (c.d. PiTESAI) il piano doveva essere approvato entro il 30 settembre.
La proposta di Giovanni Vianello di prorogare la scadenza a febbraio 2022 per il PiTESAI e ad agosto 2022 per la moratoria è stata totalmente ignorata con la garanzia che tutto sarebbe stato terminato il 30 settembre.
Inoltre la questione pone un nuovo punto interrogativo e un ulteriore attesa su un punto di fondamentale importanza, quella della tutela dei nostri mari, anch’esso rimandato a data da destinarsi con la moratoria che scadeva lo stesso giorno (30 settembre, la norma D.L. 135/2018 art.11-ter parla chiaramente).
“È chiaro che abbiamo a che fare con un Ministro che è costretto a raccontare frottole per coprire i suoi insuccessi. Ed è quantomeno contraddittorio, continua Vianello, che Cingolani esca dalla Pre-Cop26 facendo uso di parole sulla tutela ambientale che in realtà non si traducono in fatti, poiché non solo non c’è più alcuna norma giuridica che impedisce alle multinazionali di riprendere i procedimenti ma si è anche rifiutato per ben due volte di bloccare tutte le future trivelle e air gun (bocciandomi gli emendamenti presentati).”