Il morbillo torna a colpire duramente negli Stati Uniti: un secondo bambino non vaccinato è morto in Texas, riaccendendo le preoccupazioni sanitarie a livello nazionale. Il decesso del piccolo, di appena otto anni, arriva a poche settimane da un altro caso simile, e segna un drammatico ritorno della malattia dopo oltre un decennio senza vittime nel Paese.
L’epidemia, che ha già fatto registrare quasi 500 casi da gennaio, non si ferma al Texas: altri Stati come New Mexico, Oklahoma e Kansas stanno registrando focolai in crescita. In particolare, le autorità sanitarie sono in allerta per la velocità con cui il virus si sta diffondendo tra i non vaccinati.
Nel mirino delle critiche è finito il ministro della Salute, Robert F. Kennedy Jr., storicamente contrario alle vaccinazioni, ora accusato di non aver agito con la dovuta tempestività. La sua recente partecipazione ai funerali della bambina morta e le dichiarazioni a favore dei vaccini hanno sollevato interrogativi sulla coerenza della sua linea politica.
A complicare ulteriormente la situazione, il messaggio virale dei genitori della prima vittima, che invitano a non vaccinare i propri figli, diffondendo informazioni non supportate da prove scientifiche. Una posizione che preoccupa seriamente la comunità medica, già impegnata nel contenimento del contagio.
Il caso rappresenta un duro colpo per la salute pubblica americana e sottolinea l’urgenza di rafforzare la cultura della prevenzione, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione.