Un golpe militare ha sconvolto la nazione africana del Niger, mettendo fine al regime del presidente Bazoum.
I militari hanno proclamato di aver “rovesciato il regime“, imponendo la chiusura delle frontiere e un coprifuoco immediato.
Bazoum, leader a lungo contestato, è ora nelle mani dei ribelli, il suo destino incerto.
La comunità internazionale si è espressa con fermezza contro il golpe, esigendo la liberazione immediata del presidente.
Gli Stati Uniti sono stati particolarmente vocali, mettendo in evidenza la necessità di rispetto dei diritti umani e dei principi democratici.
Anche l’Unione Europea ha espresso forte preoccupazione per gli eventi in Niger.
In un momento delicato come questo, gli occhi del mondo sono puntati sul paese africano, con la speranza di una risoluzione pacifica e democratica.
Il golpe in Niger rimanda all’instabilità politica che caratterizza molte regioni africane, sottolineando l’importanza di rafforzare le istituzioni democratiche in questi paesi.