L’epidemia di morbillo in Texas continua a crescere, con oltre 150 casi confermati, venti ricoveri e due vittime. Il virus, che sembrava ormai un lontano ricordo, si sta diffondendo rapidamente, colpendo anche il New Mexico, il Kentucky e il New Jersey. Tra le vittime, un bambino non vaccinato, la cui morte ha riacceso il dibattito sulla necessità di immunizzarsi.
Il ministro della Sanità Robert Kennedy, da sempre vicino agli ambienti no-vax, ha sorpreso tutti dichiarando che “fermare il morbillo è una priorità”. Il contagio si è aggravato con l’arrivo a Los Angeles di un passeggero infetto proveniente da Seul, mettendo in allarme le autorità sanitarie che hanno avviato il tracciamento dei contatti.
Negli Stati Uniti, il morbillo era stato considerato debellato, ma il calo delle vaccinazioni ha riaperto le porte al virus. La pediatra Lara Johnson, del Covenant Hospital, ha riferito di aver curato una ventina di bambini con complicazioni respiratorie, tutti non vaccinati.
Le autorità sanitarie continuano a monitorare la situazione, ma il timore è che il focolaio possa espandersi ulteriormente, rendendo necessarie misure più drastiche per contenere l’epidemia.