Joe Biden ha trasformato le condanne a morte di 37 detenuti federali in ergastoli senza possibilità di libertà condizionale. Una scelta compiuta a pochi giorni dalla fine del mandato, che segna una presa di posizione chiara contro la pena capitale.
Il presidente ha spiegato che la decisione è in linea con la moratoria sulle esecuzioni federali già adottata dalla sua amministrazione, lasciando però escluse tre figure di alto profilo coinvolte in gravi crimini di terrorismo e odio, tra cui Dzhokhar Tsarnaev, Dylann Roof e Robert Bowers.
Questa mossa risponde alle pressioni crescenti degli oppositori della pena capitale e sottolinea l’impegno di Biden verso una giustizia più umana. Tuttavia, il presidente ha espresso empatia per le vittime dei crimini e le loro famiglie, ribadendo la condanna verso gli atti compiuti dai detenuti.