La Corte dei conti ha respinto il terzo atto aggiuntivo della convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e la società Stretto di Messina Spa, bloccando nuovamente l’iter del Ponte sullo Stretto. Le motivazioni ufficiali arriveranno entro trenta giorni, ma la decisione rappresenta l’ennesimo rallentamento in una vicenda che da decenni alterna ripartenze e frenate.
Il progetto era stato riattivato nel 2023 con un decreto che aveva permesso alla società di riprendere le attività tecniche e di pianificazione. Ora il governo valuta come procedere, tra possibili chiarimenti e interventi normativi. Dal canto suo, il ministro Matteo Salvini ha definito il provvedimento “non sorprendente”, ribadendo la volontà di andare avanti.
Il nuovo stop riporta al centro il dibattito sulla fattibilità e sui tempi di un’opera che continua a dividere l’opinione pubblica e a rimanere sospesa tra ambizione e burocrazia.

