Il Parlamento si ritrova a gestire un numero record di proposte di modifica alla manovra economica: circa 5.500 emendamenti, presentati da maggioranza e opposizioni. Solo la maggioranza ne ha depositati circa 1.600, con Forza Italia in testa, seguita da Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati. Le opposizioni, invece, contribuiscono con oltre 3.800 proposte.
Entro il 18 novembre verrà effettuata una selezione rigorosa: solo 414 emendamenti, i cosiddetti “segnalati”, potranno proseguire il percorso parlamentare.
Tra le modifiche più rilevanti avanzate dalla maggioranza spicca quella di Forza Italia, che punta a bloccare l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, mantenendo l’aliquota al 21% per un immobile e al 26% per due. La Lega propone invece un ulteriore incremento dell’Irap per banche e assicurazioni, destinando il gettito aggiuntivo alle forze dell’ordine.
Sul fronte opposto, Alleanza Verdi e Sinistra rilancia il tema della patrimoniale sulle grandi ricchezze, con un’aliquota dell’1,3% per patrimoni superiori a due milioni di euro.
Non manca la polemica politica: Antonio Misiani (PD) sottolinea come la maggioranza, nel giro di due anni, sia passata da zero emendamenti a un numero elevatissimo, criticando quella che definisce un’apparente perdita di compattezza.
Il clima è dunque teso: mentre la commissione Bilancio si prepara alla selezione finale, la mole di proposte conferma quanto il confronto sulla legge di bilancio sia diventato uno dei terreni politici più delicati e combattuti dell’anno.

