L’autunno 2025 sta mostrando un volto tutt’altro che tradizionale. L’Europa, e con essa l’Italia, è finita sotto l’influenza di un vasto blocco anticiclonico che si estende dall’Atlantico fino alla Scandinavia, creando una barriera capace di deviare le perturbazioni e di alterare il normale equilibrio atmosferico.
Mentre il Nord Italia vive giornate sorprendentemente miti e stabili, il Centro e il Sud devono fare i conti con un clima ben diverso. Il contrasto tra aria calda e umida e correnti fredde in quota sta infatti alimentando aree di instabilità sul Mediterraneo, in particolare intorno alla Sardegna, al Tirreno meridionale e allo Ionio. In queste zone non si escludono temporali violenti, forti raffiche di Scirocco e mareggiate.
Secondo le ultime proiezioni, se la struttura anticiclonica dovesse mantenersi anche nella seconda metà di novembre, potrebbero verificarsi persino i primi episodi freddi sul versante adriatico, con nevicate a bassa quota.
Gli esperti ricordano che il blocco anticiclonico europeo non è un evento raro, ma la sua durata e intensità possono incidere in modo significativo sul clima stagionale, influenzando temperature, piogge e venti in tutto il continente.
In sintesi, l’Italia resta divisa: il Nord godrà ancora di un clima quasi primaverile, mentre il Sud dovrà fare i conti con un autunno turbolento e piuttosto instabile. Un equilibrio fragile, destinato a cambiare appena il flusso atlantico riuscirà a farsi strada tra le maglie dell’alta pressione.

