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mercoledì, 22 Ottobre 2025

Meloni: apertura condizionata sul riconoscimento della Palestina

Nel suo intervento al Senato in vista del Consiglio Europeo, la premier Giorgia Meloni ha annunciato che il governo è disposto a valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina, ma solo quando Hamas sarà escluso da qualsiasi ruolo politico e disarmato. Una linea di prudenza diplomatica che si inserisce nel quadro più ampio delle tensioni in Medioriente, dove l’Italia punta a sostenere un percorso di pace “giusto e duraturo”.

Meloni ha sottolineato che ogni passo in questa direzione passerà attraverso il Parlamento, convinta che tutte le forze politiche sapranno contribuire a un obiettivo comune: la stabilità. Ha inoltre ribadito che Roma è pronta a partecipare a eventuali missioni di stabilizzazione e a sostenere l’Autorità nazionale palestinese nella formazione delle forze di sicurezza.

Sul fronte ucraino, la presidente del Consiglio ha confermato che l’Italia non invierà truppe, pur mantenendo il proprio impegno politico e logistico a fianco di Kiev. Nel frattempo, ha rilanciato l’idea di una difesa europea più flessibile e permanente, chiedendo che la spesa militare venga esclusa dai vincoli di bilancio comunitari.

Meloni ha anche toccato il tema della politica ambientale europea, criticando le misure giudicate “ideologiche” e poco realistiche sul clima, mentre in chiusura ha ricordato la necessità di sostenere i giovani con politiche abitative accessibili, definendo “prioritario” il piano casa del governo.

Con toni misurati ma fermi, la premier ha cercato di accreditare l’Italia come interlocutore responsabile, capace di muoversi tra diplomazia e pragmatismo. Il riconoscimento dello Stato di Palestina resta così un traguardo condizionato, ma la direzione sembra tracciata: Roma vuole esserci, ma a modo suo.

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