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lunedì, 13 Ottobre 2025

Camera blindata sul caso Almasri: Nordio, Piantedosi e Mantovano restano fuori dal processo

La Camera ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere sul caso Almasri che coinvolge il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. I voti contrari hanno superato la maggioranza prevista, grazie anche al contributo di alcuni deputati dell’opposizione che hanno scelto di schierarsi con il governo.

Per Nordio e Mantovano i voti contro sono stati 251, mentre per Piantedosi addirittura 256. Numeri che hanno blindato i tre esponenti dell’esecutivo, nonostante alcune defezioni tra le file del centrodestra.

Dopo la votazione, Nordio ha parlato di “strazio delle norme” da parte del Tribunale dei ministri, sottolineando come l’inchiesta abbia limitato la possibilità di difendersi in Parlamento. Il Guardasigilli ha poi espresso la speranza che anche il procedimento a carico della capo di gabinetto Giusi Bartolozzi, indagata nello stesso filone, si chiuda con lo stesso esito.

Sul fronte opposto, l’avvocato Francesco Romeo, legale della vittima delle torture attribuite al generale libico Almasri, ha annunciato ricorso alla Consulta. Secondo il legale, il voto della Camera viola la Costituzione e crea una pericolosa zona d’impunità per chi ricopre incarichi di governo.

La partita, dunque, non si chiude con il verdetto parlamentare: si sposta ora sul terreno della giustizia costituzionale, promettendo nuovi sviluppi e un ulteriore scontro tra politica e magistratura.

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