Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco torna a far discutere dopo quasi vent’anni, con l’apertura di una nuova inchiesta e l’emergere di un terzo DNA. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha commentato pubblicamente la vicenda, definendola una dolorosa sconfitta per la giustizia, indipendentemente da come si concluderà.
Nordio ha ricordato le tappe drammatiche del processo: l’assoluzione iniziale di Alberto Stasi, poi la condanna definitiva, e ora l’identificazione di un nuovo sospetto. A suo avviso, questa vicenda evidenzia un sistema giudiziario in affanno, dove chiunque venga coinvolto finisce inevitabilmente a pagare un prezzo altissimo, in termini umani e legali.
In parallelo, Nordio ha rilanciato l’urgenza della riforma della magistratura, assicurando che il provvedimento arriverà in Senato entro il 22 luglio.
Il caso Garlasco, tra errori giudiziari e nuovi sospetti, continua a essere un simbolo di giustizia incerta in Italia, lasciando un’intera comunità divisa tra dubbi e amarezza.