Dicono che il diavolo si nasconda nei dettagli, ma stavolta sembra aver fatto il nido in un giardino tranquillo a Vignale di Traversetolo. Il processo contro Chiara Petrolini – nome ormai inciso nei titoli di cronaca più foschi – è iniziato. E con esso, anche il balletto tra ragione e follia, colpi di scena giuridici e domande che nessuno vorrebbe mai porsi: Chiara Petrolini neonati sepolti, è davvero tutto così semplice da capire?
La giovane, accusata di duplice omicidio premeditato e della soppressione dei corpi dei due neonati partoriti nel 2023 e 2024, si è presentata in aula in silenzio, con uno sguardo che oscillava tra il vuoto e il rifiuto. Forse era solo ansia. Forse era altro.
Il punto focale dell’udienza? Una perizia psichiatrica, richiesta dalla difesa e accolta dalla Corte di assise di Parma. Il presidente, giudice Alessandro Conti, ha deciso: prima di emettere sentenze, si entra nella mente dell’imputata. Saggia prudenza o manovra strategica? La frase chiave “Chiara Petrolini neonati sepolti” diventa allora non solo un fatto di cronaca, ma un enigma umano.
Il pubblico ministero, Francesca Arienti, non si oppone, ma sottolinea: “Nulla nella sua storia lascia pensare a un disturbo psichiatrico”. Un passato da studentessa modello, nessun referto medico sospetto, amici che parlano di normalità. Ma allora, come si spiega l’indicibile?
Il legale della difesa, Nicola Tria, insiste sul disturbo dissociativo diagnosticato dal proprio consulente, in netto contrasto con quello dell’accusa. Intanto, l’ex fidanzato di Chiara, Samuel Granelli, assiste da parte civile: vuole solo sapere perché. Forse per dare un senso. Forse per uscirne vivo.
Il 15 settembre si tornerà in aula, con i periti pronti a scavare – questa volta non nel terreno, ma nella psiche. Perché nei casi come questo, la giustizia si misura più nei dettagli della mente che nei codici penali.
Alla fine, l’orrore rimane, ma il processo dirà se dietro la maschera della ragazza perbene si celava una mente tormentata. Per ora, Chiara Petrolini e i neonati sepolti restano una delle vicende più inquietanti e controverse degli ultimi anni. E noi, con un misto di morbosa curiosità e timore, aspettiamo.