Una vicenda giudiziaria dai contorni drammatici si sta consumando a Reggio Emilia: la Procura Generale ha chiesto l’ergastolo per cinque familiari di Saman Abbas, la giovane uccisa nel 2021 dopo essersi opposta a un matrimonio forzato. Alla sbarra ci sono i genitori, lo zio e due cugini, accusati di aver orchestrato e compiuto un delitto brutale, definito “inumano e barbaro” dalla pubblica accusa.
Il corpo della ragazza fu ritrovato solo un anno e mezzo dopo la scomparsa, sepolto in un casolare a Novellara. In primo grado erano stati condannati all’ergastolo solo i genitori, mentre i cugini erano stati assolti. Ora, in appello, si punta a una condanna per tutti, con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi. Il caso scuote profondamente l’opinione pubblica, diventando simbolo della lotta contro i crimini d’onore e in difesa della libertà individuale.