Un team di ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha individuato possibili tracce di acqua liquida su Marte. Lo studio, pubblicato su Geosciences, suggerisce che, in determinate condizioni, il vapore acqueo potrebbe condensare formando per brevi periodi piccole quantità di acqua sulla superficie del Pianeta Rosso.
Analizzando immagini ad alta risoluzione della sonda Mars Reconnaissance Orbiter della NASA, gli scienziati hanno osservato strani solchi sulle dune marziane, in particolare sulla duna Russell. Secondo gli esperti, questi segni potrebbero essere il risultato di un fenomeno unico: durante la primavera marziana, il vapore acqueo si condensa nelle zone d’ombra della sabbia e, una volta esposto alla luce solare, evapora rapidamente.
Se confermata, questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative per la ricerca di forme di vita microbica e per le future missioni su Marte. La presenza di acqua, anche se in forma transitoria, aprirebbe nuovi scenari sull’evoluzione geologica e sulle potenzialità del pianeta.
Gli studiosi continueranno ad analizzare i dati per comprendere meglio il fenomeno e verificare se esistano condizioni simili in altre zone di Marte. Nel frattempo, questa ricerca rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra conoscenza del Pianeta Rosso.