Il governo ha introdotto nuove linee guida per garantire maggiore sicurezza nei locali pubblici. Tra le proposte principali figurano l’installazione di telecamere, un’illuminazione più efficace e la designazione di un responsabile della sicurezza che funga da riferimento per le forze dell’ordine. Il provvedimento, però, non è obbligatorio, ma basato sulla collaborazione volontaria dei gestori.
Elemento chiave del decreto è il codice di condotta per i clienti, un decalogo che definisce il comportamento ideale dell’avventore. Niente armi, droghe o comportamenti molesti; attenzione a non danneggiare gli arredi o ostruire le uscite di sicurezza; e ovviamente, divieto di abbandonare rifiuti, soprattutto in vetro, dentro e fuori dal locale.
I gestori dovranno affiggere il codice all’interno dei locali, ma le critiche non mancano. In molti sottolineano come queste misure rappresentino un ulteriore carico per gli esercenti, che già devono affrontare numerosi obblighi. “La sicurezza dovrebbe essere garantita dallo Stato, non dai gestori”, lamentano alcune associazioni di categoria.
Il decreto prevede che le linee guida vengano implementate attraverso accordi locali tra prefetti, gestori e autorità regionali e comunali. Resta ora da capire quanto queste regole saranno accolte e applicate nel quotidiano, con un occhio alle polemiche sollevate dai costi e dalle responsabilità.