La proposta di separare le carriere dei magistrati ha sollevato forti critiche da parte dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm). Secondo il segretario generale Salvatore Casciaro, la riforma rischia di alterare profondamente l’equilibrio tra i poteri dello Stato, stravolgendo la Costituzione e compromettendo l’indipendenza della magistratura.
Anche il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ha espresso preoccupazione, sottolineando che il silenzio su una riforma di tale portata sarebbe più dannoso di uno sciopero. Per Santalucia, questa modifica non riflette gli ideali di Giovanni Falcone, ma rischia di indebolire le garanzie costituzionali e peggiorare il funzionamento del sistema giudiziario.
La riforma resta al centro di un acceso dibattito, con l’Anm che la considera una minaccia per la democrazia italiana e chiede maggiore trasparenza e confronto.