Il Decreto Salva-casa, approvato dalla commissione Ambiente e ora alla Camera dei Deputati, introduce importanti novità per le mini-abitazioni. Riduce i requisiti minimi di superficie da 28 a 20 metri quadrati per una persona e da 38 a 28 metri quadrati per due persone, abbassando anche l’altezza minima dei soffitti da 2,70 a 2,40 metri.
Matteo Salvini ha elogiato la misura come una vittoria per la Lega, utile per studenti e lavoratori. Il Partito Democratico, invece, critica la norma definendola una “scelta scellerata” che favorisce alloggi meno vivibili e più costosi.
Il decreto semplifica anche il cambio di destinazione d’uso degli immobili, riducendo la burocrazia, ma solleva preoccupazioni per una possibile deregulation. Inoltre, l’emendamento ‘Sblocca incompiute’ permette ai comuni di utilizzare fondi per completare o demolire opere pubbliche incompiute.
Il Decreto Salva-casa rappresenta un cambiamento significativo, con opportunità ma anche controversie riguardo al futuro delle condizioni abitative.