La comunicazione non verbale è ormai un diritto riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Giustizia, segnando un traguardo fondamentale per l’integrazione delle persone con Sla nella società e nei processi legali. Un’evoluzione normativa che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le persone con disabilità comunicano ufficialmente.
Un riconoscimento atteso
L’importanza della comunicazione non verbale è stata sottolineata dal Ministero della Giustizia in una recente dichiarazione, confermando il pieno supporto al Consiglio Nazionale del Notariato nella sua proposta di legge per la promozione e la tutela di questo diritto essenziale. Questo è un grande passo avanti per chi vive con la Sclerosi Laterale Amiotrofica, offrendo nuove possibilità di espressione e partecipazione attiva.
Tecnologie all’avanguardia
Negli ultimi anni, la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) ha giocato un ruolo cruciale nell’assistere le persone con Sla. Grazie a queste tecnologie, gli individui possono interagire in maniera efficace e partecipare attivamente durante le stipule di atti notarili, mettendo la comunicazione non verbale sullo stesso piano di quella verbale.
Verso una nuova normativa
La proposta di legge, sostenuta dal Consiglio Nazionale del Notariato e dal Ministero della Giustizia, mira a elaborare un quadro normativo che riconosca ufficialmente e faciliti l’uso della comunicazione non verbale in contesti legali. Questo potrebbe significare un cambiamento radicale per l’accessibilità e l’inclusione delle persone con disabilità nelle transazioni legali.
La comunicazione non verbale è più che una necessità; è un diritto che, grazie al sostegno di enti normativi e tecnologici, sta finalmente trovando il suo spazio nel panorama legale italiano. Il Ministero della Giustizia e il Consiglio Nazionale del Notariato hanno lavorato insieme per garantire che ogni individuo, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, possa esprimersi liberamente e partecipare attivamente nella società.