Eredità per l’istruzione: il gesto generoso di una docente di Bari non solo lascia un segno indelebile, ma apre nuove strade per gli studenti meno abbienti. Silvana Ghiazza, una professoressa dell’Università di Bari, ha trasformato la sua lotta contro il cancro in un’eredità di speranza e opportunità.
Nata nel 1948 e scomparsa nell’agosto del 2022, Ghiazza aveva dedicato la sua vita all’insegnamento e alla ricerca, specializzandosi in letteratura italiana. Il suo lavoro ha influenzato generazioni di studenti, lasciando un’impronta duratura nel dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione. Dopo aver saputo della sua malattia, ha deciso di istituire una fondazione per sostenere gli studenti in difficoltà finanziarie, finanziando annualmente due borse di studio in oncologia e letteratura.
La Fondazione Ghiazza, inaugurata recentemente, è guidata da un consiglio d’amministrazione che include ex alunni e colleghi. L’evento di inaugurazione, tenutosi al Museo civico di Bari, ha visto la partecipazione di numerose personalità accademiche, tra cui il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, che ha lodato l’iniziativa come un simbolo di speranza e di futuro.
Eredità per l’istruzione non è solo un atto di generosità, ma un esempio vivente del potere dell’educazione. La dottoressa Letizia Laera, che ha curato Ghiazza e ora fa parte del consiglio della fondazione, descrive la professoressa come un “vulcano di energia e generosità”. Il marito di Ghiazza, Raffaele Russi, presidente della fondazione, condivide come l’idea della fondazione sia nata dal desiderio di dare un significato duraturo al loro patrimonio.
In un’era in cui le sfide educative e finanziarie per gli studenti sono in aumento, iniziative come la Fondazione Ghiazza sono essenziali. Eredità per l’istruzione è più di un semplice lascito finanziario; è un investimento nel futuro, un segno di fiducia nelle potenzialità degli studenti e un tributo alla forza dell’istruzione.