Difesa insolita a Torino in un processo che sta attirando l’attenzione mediatica e giuridica. Un uomo di 62 anni è stato accusato di molestie sessuali da una donna, ma si difende affermando di soffrire di ‘manomorta’ a causa di un trauma pregresso. Il caso solleva interrogativi sulle sfumature legali e mediche.
Il Caso: Durante un sopralluogo immobiliare, una donna accusa il sessantaduenne di averla palpeggiata. La difesa dell’uomo si basa su una condizione fisica particolare: le sue dita, a seguito di un trauma, sarebbero diventate simili a un artiglio, limitando la sua capacità di movimento.
Perizie e Dubbi: Il tribunale ha condotto approfondite perizie mediche per stabilire la veridicità delle affermazioni dell’imputato. Tuttavia, i risultati non hanno fornito una risposta definitiva, lasciando aperti dubbi sulla sua capacità di commettere l’atto di cui è accusato.
Implicazioni Legalie e Mediche: La situazione pone questioni complesse in termini legali e medici. Da un lato, vi è la necessità di tutelare i diritti dell’accusato, dall’altro, di garantire giustizia alla presunta vittima. La ‘manomorta’ come difesa in un caso di molestie è un terreno poco esplorato nel diritto italiano.
Conclusione: Questo processo a Torino rappresenta un caso unico nel suo genere, dove medicina e legge si intrecciano in un intricato labirinto di verità e interpretazione. Resta da vedere come il tribunale gestirà queste complesse sfide.