Un blitz dei Nas ha messo sotto la lente d’ingrandimento 3.884 liste d’attesa in strutture sanitarie, con un esito preoccupante: 26 medici sono stati denunciati per varie irregolarità, nove dei quali per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati.
Questi dati rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che affligge il sistema sanitario. Le liste d’attesa sono da tempo al centro del dibattito pubblico e ora più che mai si avverte l’urgenza di una riforma radicale. “Questo è un segnale allarmante che indica come la sanità non possa e non debba essere un campo dove regna l’arbitrarietà“, afferma un esperto del settore.
L’azione dei Nas ha lo scopo di ripristinare un senso di giustizia e uguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari. Ma è chiaro che affrontare il problema richiede una strategia più ampia che coinvolga anche una revisione delle politiche e delle prassi attuali. Soltanto così potremo sperare in un sistema sanitario equo e trasparente per tutti.