Nella provincia di Barletta-Andria-Trani si registra un numero inferiore di casi di tumore rispetto alla media regionale tra gli uomini, mentre tra le donne si osserva un dato leggermente superiore, con 24 casi in più rispetto alla media pugliese (2,7% in più).
Tra gli uomini, rispetto alla media regionale, si evidenzia un aumento dei tumori allo stomaco (6 casi in più), mentre tra le donne si osserva un aumento delle neoplasie alla mammella (23 casi in eccesso).
Questi sono alcuni dei dati contenuti nella V edizione del registro tumori, presentata questa mattina a Bisceglie dalla Asl Bat.
I dati si riferiscono a quasi 13.500 casi di tumore maligno diagnosticati nella popolazione residente nella provincia dal 2014 al 2018. Complessivamente, considerando il periodo dal 2006 al 2018, sono stati registrati circa 32.300 casi.
Il rapporto fornisce informazioni sull’incidenza (il numero di persone che si ammalano), la mortalità, la sopravvivenza e la prevalenza.
Le neoplasie più comuni nel genere maschile sono quelle della prostata (180 casi all’anno, corrispondenti al 16% del totale dei tumori maschili), mentre nelle donne le neoplasie più frequenti sono quelle della mammella (301 casi, rappresentanti il 32% dei tumori femminili).
“Abbiamo sempre riscontrato un’incidenza abbastanza elevata dei tumori al fegato in questa zona, ma dalle ultime rilevazioni emerge un notevole miglioramento dei dati, con una significativa riduzione dell’incidenza“, ha sottolineato Tiziana Dimatteo, direttrice generale della Asl Bat. “In questo quinto report abbiamo analizzato l’andamento storico del tasso standardizzato di incidenza dal 2006 al 2018. Tra le neoplasie che mostrano una tendenza in diminuzione, troviamo i tumori del fegato e del polmone negli uomini, mentre si registrano aumenti nel caso del tumore al pancreas (+5,7% all’anno nelle donne) e del tumore della mammella femminile (+2,6%)”.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi nell’ultimo periodo considerato (stato di vita a gennaio 2021) è stata del 59,7% negli uomini e del 64% nelle donne.