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sabato, 23 Novembre 2024

Reato di omicidio stradale: il governo accelera e chiede la fiducia

Non siamo estranei ai primati europei, a noi italiani piacciono soprattutto se sono primati di demerito caratterizzati dal segno negativo. Ci piace essere una ‘nazionaccia’. E’ stato necessario raggiungere l’ennesimo vergognoso record per poterci aggiudicare il nome sul podio. Si tratta di un dato che più di ogni altro è indice della civiltà di un Paese, quello che riguarda le vittime della strada. In Italia il numero di incidenti per milioni di abitanti è maggiore del 7% rispetto alla media europea e del 40% rispetto a Paesi come la Germania e la Spagna. Insomma, siamo sempre i figli indisciplinati ai quali ogni tanto bisogna tirare le orecchie per correggere la condotta. E proprio per migliorare tale condotta che nel nostro ordinamento viene introdotto un disegno di legge che prevede il reato di “omicidio stradale” e di “lesioni personali stradali gravi o gravissime”. Il governo accelera e chiede il voto di fiducia trovando però numerose opposizioni e disaccordi a partire dalle osservazioni di Sel e dei 5 Stelle. In molti avvertono che un «testo così demagogico e contraddittorio» non lo voteranno. Il governo per tentare di placare gli animi e ridurre le diffidenze rivede nel maxiemendamento i punti più critici del ddl, come quello che creava disparità di trattamento tra il «pirata» della strada italiano e quello straniero. Queste alcune delle novità che verranno introdotte nel Codice nel caso in cui il testo (che poi dovrà tornare alla Camera) sarà approvato: carcere da 2 a 7 anni per chi provochi per colpa la morte di qualcuno in violazione delle norme stradali; da 8 a 12 se in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti o se in pesante violazione del codice della strada (ad es. chi supera del doppio i limiti di velocità o passa con il semaforo rosso). Pene più aspre se senza patente o assicurazione. Ridotte fino alla metà, se c’è una condotta colposa della vittima. Carcere fino a 18 anni se le vittime sono più d’una. E se l’omicida si dà alla fuga la pena salirà da un terzo a due terzi e non sarà inferiore ai 5 anni; 7 anni invece per lesioni gravissime. Previsto il prelievo coattivo di campioni biologici. E arresto in flagranza obbligatorio in caso di omicidio e facoltativo per le lesioni gravissime. Revoca della patente dai 5 ai 30 anni.

Elena D’Ettorre

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