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lunedì, 30 Giugno 2025

Europa tutela gli animali, Italia resta indietro: urge una riforma sulla tracciabilità

L’Europa compie un passo avanti decisivo nella lotta contro il traffico illegale di animali da compagnia, approvando una nuova normativa che introduce criteri più rigorosi per la tracciabilità di cani e gatti. La legge, in attesa di approvazione definitiva dal Consiglio Europeo, mira a garantire maggiori tutele agli animali, contrastando il commercio illegale e incentivando la trasparenza nella filiera di vendita.

In Italia, però, tutto tace. Il segretario nazionale del partito REA, Gabriella Caramanica, insieme al responsabile per i diritti degli animali Paolo Caldora, lancia un appello al Governo per un confronto serio e una riforma strutturata che colmi le evidenti lacune normative. Il Trattato di Lisbona riconosce gli animali come esseri senzienti, ma spesso vengono ancora trattati come oggetti commerciali.

Tra le urgenze segnalate: il contrasto al randagismo, la prevenzione dell’abbandono e l’introduzione di una tracciabilità obbligatoria lungo tutta la catena di gestione degli animali. Il rischio è che l’Italia perda l’occasione di assumere un ruolo guida, rimanendo ancorata a modelli superati e poco efficaci. Serve una riforma coraggiosa e trasparente, che dia concretezza al principio di tutela degli animali già sancito a livello europeo.

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