Alle elezioni presidenziali in Romania, il candidato nazionalista George Simion ha ottenuto il 40,5% dei voti, affermandosi come il grande protagonista del primo turno. Il suo principale sfidante sarà Nicusor Dan, sindaco indipendente di Bucarest, che ha raccolto il 20,9%, superando di poco il candidato europeista Crin Antonescu.
La tornata elettorale, segnata da un forte sentimento anti-establishment, arriva dopo la cancellazione delle precedenti votazioni a causa di presunti brogli e interferenze esterne. Il successo di Simion, leader del partito Aur, riflette un clima di crescente malcontento sociale e diffidenza verso le istituzioni tradizionali.
La Romania si prepara ora a un ballottaggio che metterà a confronto due visioni profondamente diverse del Paese: quella sovranista e identitaria di Simion contro il programma europeista e riformista di Dan. L’appuntamento decisivo è fissato per il 18 maggio.