Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che, in caso di tregua con la Russia, l’Europa dovrebbe schierare almeno 200mila soldati per garantire la sicurezza dell’Ucraina e scongiurare future invasioni. Il messaggio, diffuso da Kiev, sottolinea l’urgenza di un maggiore impegno europeo nei negoziati di pace.
Durante il World Economic Forum di Davos, Zelensky ha esortato l’Europa a svolgere un ruolo più incisivo per contare davvero nei dialoghi per la fine del conflitto. Tuttavia, le sue parole hanno attirato critiche dalla portavoce russa Maria Zakharova, che lo ha accusato di voler intimidire l’Europa e relegarla a una posizione subordinata.
Intanto, emergono contatti informali tra Kiev e il gabinetto dell’ex presidente americano Donald Trump, lasciando aperte ipotesi su un coinvolgimento statunitense nei futuri sviluppi. La proposta di Zelensky, sebbene ambiziosa, pone l’Europa di fronte a una scelta decisiva per il destino della sicurezza ucraina e, di riflesso, di tutto il continente.
