Secondo i dati dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), l’Italia si distingue come il Paese Ue con il minor numero di accessi a contenuti illegali online: solo 7,3 accessi mensili per utente, una media inferiore rispetto a quella europea di 10. Seguono Germania (7,7) e Romania (7,9). La pirateria televisiva domina, con il 50% degli accessi, e cresce l’uso delle piattaforme IPTV illegali (+10% nel 2023).
Lo studio sottolinea come disuguaglianza di reddito e disoccupazione giovanile contribuiscano al fenomeno, mentre un maggiore PIL pro capite e offerte legali accessibili aiutano a contrastarlo. Per l’Euipo, è cruciale migliorare l’accesso a contenuti legali e sensibilizzare il pubblico sui rischi della pirateria.
L’Italia dimostra che un approccio consapevole e virtuoso è possibile, con un trend che invita a riflettere su come affrontare le sfide del digitale in modo etico e sostenibile.