La Protesta trattori a Bruxelles ha segnato l’inizio di una giornata di tensione nella capitale belga. Già dalle prime ore dell’alba, il ronzio dei motori ha rotto il silenzio notturno, preannunciando una protesta di ampia portata. Centinaia di agricoltori, provenienti da varie nazioni europee, hanno guidato i loro trattori fino al cuore della città, creando non solo uno spettacolo insolito ma anche un significativo impatto sulla vita quotidiana dei bruxellesi.
Il bersaglio della loro manifestazione? La Politica Agricola Comune (PAC) e il Green Deal europeo, due temi caldi che toccano direttamente il futuro dell’agricoltura nel continente. Le strade attorno al quartiere europeo, normalmente trafficate da pendolari e turisti, sono state trasformate in vere e proprie arterie bloccate, con la rue de la Loi, una delle vie principali che conducono all’Europa Building, teatro della riunione dei ministri dell’Agricoltura dei 27, completamente paralizzata.
L’effetto sulla città è stato immediato: diversi tunnel di accesso al centro sono stati chiusi, compresi Reyers-Centre, Tervueren, Cinquantenaire e Loi. Anche le stazioni metro di Schuman e Maelbeek sono state chiuse, costringendo molti cittadini a modificare i loro percorsi abituali.
Questa protesta dei trattori a Bruxelles non è solo un segno di malcontento, ma anche un messaggio forte e chiaro inviato direttamente al cuore politico dell’Unione Europea. Gli agricoltori chiedono una riconsiderazione delle politiche che, a loro dire, minacciano la sostenibilità e la sopravvivenza delle loro attività.
L’atmosfera è stata ulteriormente accesa dalle esplosioni di petardi, un chiaro segnale di protesta che ha riecheggiato tra le strade della città. Nonostante il potenziale per momenti di tensione, la giornata è stata caratterizzata da un forte senso di comunità e solidarietà tra gli agricoltori.