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giovedì, 21 Novembre 2024

La Germania ha trovato un nuovo leader?

Armin Laschet, capo della CDU, rilancia il partito programmando il futuro digitale della politica. Si mobilita contro l’ideologia di sinistra e si pone quale salvatore dell’economia.

Dopo il disastro elettorale di Stoccarda e Magonza, i politici della CDU hanno iniziato ad usare il medesimo refrain: serve un programma elettorale per il periodo successivo alla pandemia. Finora è bastata Angela Merkel con il suo carisma e la sua indiscussa credibilità per tenere unite le fila, ma la crisi si sta dimostrando tale da rendere prioritario il varo di un piano strategico di rilancio.

Il leader della CDU, Armin Laschet, ha dato seguito a questa esigenza delineando il programma in un discorso vivace ed apprezzato da tutti. La CDU appare come un infallibile baluardo contro l’ideologia di sinistra e come l’unica forza capace di poter salvare l’economia dalla burocrazia e dalla eccessiva invasività dello Stato. Comunicativamente l’unico nucleo inamovibile sembra essere quello di una CDU sola forza politica in grado di garantire prosperità economica.

Laschet, nel corso del suo discorso, ha anche sottolineato come l’Unione Cristiano-Democratica di Germania è il “partito di disordini creativi”, ma al di là delle parole la realtà sembra essere ben chiara.

Laschet non vuole solo governare la Germania con il FDP (il Partito Liberale Democratico), come ai tempi di Kohl, ma interpreta pienamente la figura del liberale economico. Il leader del partito vuole dare ad una CDU, ultimamente un po’ depressa, ciò di cui ha bisogno: un obiettivo e un avversario.

Innegabile però è che Armin Laschet abbia fatto tale discorso con l’obiettivo di parlare anche di se stesso. Alcuni commentatori – ad esempio i giornalisti del Die Tageszeitung – sostengono che «chiunque parli in questo modo vuole essere candidato alla carica di Cancelliere. Laschet non lascerà cadere la sua candidatura senza combattere fino alla fine».

Per gli appassionati di politica tedesca quella di Laschet è una metamorfosi: da fedele sostenitore della Merkel a un vero politico di potere. Il leader incarna in molti modi la vecchia CDU dei tempi di Helmut Kohl: cattolica, tedesca occidentale, conservatrice. Una reinterpretazione del popolarismo all’antica che vuole esserci per tutti: imprenditori e sindacati.

Il puro pragmatismo dell’era Merkel deve ora essere inevitabilmente integrato da dichiarazioni contro i nemici della sinistra e dal “folklore popolare” del partito. Il leader della CDU vuole uscire dalla lunga ombra della Merkel per puntare alla Cancelleria tedesca seguendo le orme di Kohl. Si vedrà se ciò gli riuscirà senza difficoltà.

Una considerazione finale: nonostante tutta la distanza con Angela Merkel, Armin Laschet ha una cosa in comune con lei: è ancora fortemente sottovalutato.

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