Il governo introduce un contributo da 55 euro annui sulle bollette elettriche destinato ai nuclei con Isee fino a 15mila euro, o fino a 20mila per chi ha almeno quattro figli. La misura, prevista per il 2026, punta a sostenere circa 4,5 milioni di famiglie considerate vulnerabili. Il finanziamento, pari a 250 milioni di euro, arriverà dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali, mentre l’Arera definirà le modalità operative.
Accanto al sostegno alle famiglie, il decreto prevede anche un alleggerimento degli oneri di sistema per le piccole e medie imprese, con una riduzione stimata di 11,5 euro per MWh consumato. Un’agevolazione che dovrebbe valere circa 750 milioni di euro.
Non mancano però le critiche: secondo il Codacons, il bonus è un aiuto simbolico che non affronta il nodo centrale, ovvero il costo dell’energia ancora troppo elevato rispetto agli anni precedenti. L’associazione sottolinea che, nonostante il sostegno, le tariffe per i nuclei vulnerabili restano più alte dell’8,6% rispetto al 2024 e del 49,7% rispetto al 2020.
In sintesi, il provvedimento offre un sollievo limitato ma comunque significativo per molte famiglie, mentre il dibattito sulla necessità di interventi strutturali per abbassare il costo dell’energia rimane aperto.
