Da semplice ortaggio a icona stagionale: la zucca economia italiana è diventata un fenomeno da trenta milioni di euro. Secondo le ultime stime, il raccolto di quest’anno ha superato le 40mila tonnellate, con una produzione in crescita in quasi tutte le regioni, dalla Lombardia alla Puglia, dalla Sicilia alla Sardegna.
Complice la moda di Halloween, la zucca è ormai un prodotto “a doppia vita”: regina delle tavole autunnali e protagonista dell’intaglio creativo. Il prezzo medio si aggira sui due euro al chilo, ma può salire notevolmente quando è già tagliata o pronta all’uso, segno di una domanda sempre più vivace.
In cucina, la zucca è tornata al centro delle ricette italiane: risotti, tortelli, zuppe e dolci recuperano la tradizione contadina con un tocco moderno. Allo stesso tempo, cresce l’interesse per le varietà locali — dalla Delica alla Cappello del prete — che garantiscono qualità e gusto autentico.
Non mancano, poi, le zucche da competizione: esemplari giganti che superano i mille chili, vere attrazioni nei festival agricoli e nei mercatini autunnali. Un fenomeno che unisce economia, cultura e turismo, trasformando l’orto in un piccolo business stagionale.
Insomma, la zucca economia italiana è la prova che anche un simbolo semplice e popolare può diventare una leva economica importante. Tra sostenibilità, agricoltura locale e tradizione, l’arancione è il nuovo colore della prosperità d’autunno.

