Il mercato del lavoro italiano sta vivendo una fase di espansione, con oltre 569mila ingressi previsti a settembre e più di 1,5 milioni nel trimestre autunnale. Un dato positivo, che tuttavia nasconde un problema strutturale: quasi la metà delle posizioni disponibili risulta difficile da coprire. Le imprese faticano soprattutto nei settori delle costruzioni e del turismo, nonostante la disoccupazione sia scesa al 6% e quella giovanile al 18,7%.
I dati di Applavoro.it mostrano che chi cerca impiego appartiene per lo più a fasce d’età tra i 35 e i 54 anni, con prevalenza di diplomati e un numero limitato di laureati. Le aree professionali più richieste dagli iscritti riguardano operai, artigiani, ristorazione e commercio, mentre la domanda delle imprese punta spesso a profili tecnici e specializzati.
Le province più attive nella ricerca restano Roma, Torino, Napoli, Milano e Bari, confermando un’Italia dove le opportunità non mancano, ma l’incontro tra domanda e offerta resta un percorso a ostacoli. In sintesi: le assunzioni crescono, ma il disallineamento tra ciò che le aziende cercano e ciò che i candidati offrono continua a frenare il mercato.

