La Banca Centrale Europea ha evidenziato gravi criticità nella governance della Banca Popolare di Sondrio, imponendo misure di vigilanza straordinarie. L’ispezione, condotta tra ottobre 2022 e marzo 2023, ha rilevato inefficienze nella gestione del rischio di credito, nelle funzioni di compliance, audit e nella struttura decisionale del consiglio di amministrazione.
Secondo la Bce, la banca non dispone di un sistema di controllo interno adeguato per identificare, monitorare e gestire correttamente i rischi, con il rischio di sovrastimare la solidità patrimoniale e sottovalutare la qualità degli attivi. Per affrontare queste carenze, Francoforte ha richiesto un piano dettagliato di miglioramento, da presentare entro il 30 settembre 2025.
Tra le prescrizioni principali figura il rafforzamento della governance, la revisione della struttura del management e una valutazione indipendente sull’adeguatezza dei vertici aziendali. La Banca Popolare di Sondrio ha replicato affermando di aver già avviato azioni correttive, che saranno monitorate nel tempo dalla stessa Bce.
Le richieste di Francoforte puntano a evitare concentrazioni di potere, assicurare una più chiara separazione delle responsabilità e migliorare il processo decisionale. La revisione dovrà concludersi entro la fine del 2025, segnando un passaggio cruciale per il futuro assetto della banca valtellinese.