In occasione del Primo Maggio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato un discorso forte e diretto, centrato su due nodi irrisolti del mondo del lavoro: i salari insufficienti e le morti sul lavoro. Il Capo dello Stato ha denunciato le difficoltà che le famiglie italiane affrontano a causa di stipendi che non bastano a coprire le spese essenziali, definendo questa condizione “una grande questione nazionale”.
Ha poi puntato il dito contro la piaga delle morti sul lavoro, esprimendo indignazione per la persistente indifferenza del sistema. Mattarella ha lanciato anche un appello a contrastare con fermezza il caporalato e le condizioni di sfruttamento, soprattutto tra i lavoratori migranti. Il suo discorso si è chiuso con un monito sui dazi internazionali, che rischiano di danneggiare l’economia italiana e peggiorare la condizione delle fasce più deboli.
Con toni pacati ma incisivi, Mattarella ha così invitato istituzioni, imprese e sindacati a rafforzare il dialogo e l’impegno per un lavoro più giusto e sicuro, nel rispetto della dignità delle persone.
